BULGARIA

STRUMA VALLEY

 
 

Da più di 3.000 anni ormai in quella che oggi è una regione della moderna Bulgaria, la Tracia, una vasta area compresa tra Bulgaria, Grecia e Turchia Europea, si coltiva la vite per produrre vino.

Anzi, inconfutabili prove archeologiche, opere letterarie classiche ed  antiche leggende e tradizioni popolari, ci dicono che è da qui che il popolo dei Traci insegnò al mondo la cultura del vino.

Da allora, ininterrottamente, in Bulgaria la produzione del vino è sinonimo stesso dell’anima di un popolo e di una nazione.

 

VIGNETI LEVUNOVO

In epoche più recenti la produzione di vino in Bulgaria fu tale da rendere la nazione, nella seconda metà del XX° secolo, il secondo esportatore mondiale.

Sebbene il crollo dell’Unione Sovietica e dei regimi comunisti europei, i maggiori importatori del vino bulgaro, abbia causato una profonda crisi del settore vitivinicolo con un conseguente crollo quantitativo della produzione, oggi si assiste ad una rapida ripresa della stessa con una ben maggiore attenzione all’aspetto qualitativo del prodotto e ad un importante interesse da parte di investitori e produttori esteri.

Tale ripresa è favorita anche dall’adesione della Bulgaria alla Comunità Europea che ha permesso l’accesso a fondi destinati a finanziare lo sviluppo delle nuove regioni orientali.

La prova più evidente di quanto sopra detto potrebbe essere l’avvenuta assegnazione del prestigiosissimo primo premio del “Decanter World Wine Awards” tenutosi a Londra nel 2011 ad un Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc prodotti da una cantina bulgara.

Al momento attuale la posizione della Bulgaria tra i produttori di vino mondiali si attesta attorno al 5°/6° posto con esportazioni verso Russia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Germania, Regno Unito, Irlanda, Olanda.

Ad esclusione di una vasta zona attorno alla capitale Sofia, la Bulgaria si potrebbe definire un enorme vigneto di fatto suddiviso, tradizionalmente, in 5 aree  ben distinte sia in termini climatici che morfologici dalle quali provengono le diverse tipologie di vino prodotte nel Paese.

Pare che nel 2013 la Comunità Europea abbia “riorganizzato” le suddette aree portandole da 5 a 2, probabilmente a soli fini di marketing, senz’altro incurante delle specifiche peculiarità delle regioni coinvolte.

La vigna oggetto della presente offerta è localizzata a circa 12 km a sud della città di Sandanski, nelle vicinanze del villaggio di Levunovo, nella Struma Valley (anche nota come Pirin Macedonia), la regione vitivinicola bulgara sud-occidentale confinante con la Grecia.

Il fiume Struma scorre molto vicino ad ovest mentre l’autostrada internazionale E79 attraversa il villaggio rendendo la zona facilmente accessibile.

La provvidenziale presenza della catena dei Balcani impedisce che il freddo intenso del nord raggiunga la valle e le permette di godere di un clima continentale-mediterraneo decisamente unico.

Da qui provengono il tradizionale vino rosso Melnik, il rosé Keratzuda (Kresna), il Cabernet Sauvignon, il CabernetFranc, il Merlot, il Syrah, il Nebbiolo, il Petit Verdot ed il Sangiovese.

Qualche dato sulla zona.

-La temperatura media annuale nella valle eccede i +14°C mentre quella della nazione è di +10,5°C.

-Non ci sono mesi nell’anno con una temperatura media inferiore a 0°C.

-La somma totale delle temperature sopra i +10°C è di 4.400°C.

-Il tasso medio di umidità relativa nell’aria è del 66%, il più basso in tutto il Paese; da luglio ad agosto del 61%.

-I giorni con precipitazioni eccedenti 1 mm sono solo 69/70 e la quantità d’acqua è 533 mm/m2 contro i 623 mm/m2 della media bulgara.

-La durata dell’insolazione è la maggiore del Paese con 2.506 ore/anno; ciò, in combinazione con la presenza di sorgenti termali superficiali nel terreno, fa sì che in inverno la copertura nevosa duri solo pochi giorni e la temperatura media si mantenga tra i +2°C ed i +3,4°C.

-Le ore di insolazione durante il periodo vegetativo sono mediamente 1.742 su 2.506 annuali.

-La quota media del terreno è di 200 msm .

-I venti hanno una velocità media di 2 m/s e il drenaggio dell’aria è buono data l’esposizione.

-I vigneti sono piantati su colline con pendenze da 2° a 9°.

-I suoli sono marrone, bosco e prato diluviali, in media sabbiosi-argillosi, leggermente sassosi e mediamente fertili. Hanno una buona aerazione, media permeabilità e capacità di ritenzione idrica media.



Le vigne occupano una superficie di 39 ha sui 45 di proprietà.

Le favorevoli condizioni climatiche, combinate con l’assenza di qualunque tipo di contaminazione del suolo o dell’aria, permettono la coltivazione di diversi tipi di vite quali:


Merlot - 10 ha;

Cabernet Sauvignon - 10 ha;

Cabernet Franc - 5 ha;

Syrah - 6 ha;

Nebbiolo - 3 ha;

Petit Verdot - 1 ha;

Sangiovese - 3 ha;

Shiroka Melnishka (autoctono) - 0,3 ha.


Tutte le piante, ad eccezione di quelle dello Shiroka Melnishka, sono state comperate in blocco da rispettabile vivaio italiano; le più vecchie sono state piantate nel 2007 e le più recenti nel 2011.


La resa è ottimizzata a 3.500-4.500 kg/ha grazie all’attenta manutenzione delle canopie.


La composizione chimica delle uve è regolarmente monitorata durante la maturazione per determinare il momento migliore per la vendemmia.


Periodicamente vengono prelevati campioni di terreno per analizzarne il contenuto di nutrienti.


La vigna dispone di una propria stazione meteorologica che, in combinazione col sistema di irrigazione a goccia fornito di 2 pozzi e una riserva di 500 m3 d'acqua, permette di soddisfare il fabbisogno d'acqua delle viti, soprattutto nei prolungati periodi di siccità ed alte temperature che possono durare settimane.


La vigna produce vini di altissima qualità in grado di competere ai più alti standards dei mercati internazionali.

Il brand e il logo con cui sono commercializzati tali vini sono marchi registrati presso l’Ufficio Brevetti coi certificati N° 76316 e N° 80079

Il 2014 è stato un anno pessimo, dal punto di vista climatico, che ha visto piogge abbondanti per tutto l’anno, soprattutto nei mesi più caldi ed utili alla maturazione delle viti; ciò ha conseguentemente portato ad un drastico calo delle rese.

Comunque nel 2015 la produzione è stata di circa 100.000 bottiglie pure a fronte di una potenzialità, nonostante la riduzione delle rese a 4.000-5.000 kg/ha, di 150.000-180.000 bottiglie di vino di alta qualità.

Va detto anche che, in condizioni meteorologiche normali, se non venisse praticata la riduzione delle rese, la produzione supererebbe le 250.000 bottiglie.

Tuttavia, pur proseguendo su questa strada, ci sono ancora ampi margini di produttività prima di arrivare alla massima capacità, anche sfruttando gli spazi disponibili nei lotti per piantare nuovi filari.